dopo aver passato i primi giorni a cercare una stanza per tutta Melbourne, finalmente ho trovato quella giusta. come ho detto nel precedente articolo, la casa si trova in una zona molto strategica per ogni tipo di spostamento e necessità: Southbank.

il quartiere è pieno di grattaciali giganti a cui devo ancora abiutarmi, dato che sono cresciuto con la Sacra di San Michele bene in vista (manka). la zona è a 10 minuti a piedi dal CBD e a 15 dal mare.

non è però andato tutto perfettamente liscio. l’agente immobiliare (o proprietario, ancora non ho capito) è un mezzo turco che parla inglese e spagnolo e mi chiama Ciro Immobile perché tifa Besiktas (boh) e che in Italia farebbe molto probabilmente affiliate marketing nel tempo libero dallo spaccio. da subito non mi fido di lui però ho la necessità di spostarmi e avere i miei spazi, perché sì, bello l’ostello ma poter disfare le valigie è una di quelle sensazioni molto vicine all’orgasmo.

il destino vuole che il nostro civico sia letteralmente la mia data di nascita, quindi chiudo gli occhi e decido di bloccarla. il prezzo è molto ragionevole vista la zona: 230 dolari australiani a settimana, poco meno di 600 euro al mese per capirci.

abbiamo la nostra stanza privata e idem per il bagno, mentre l’appartamento è condiviso con una coppia di cileni (sono circondato) sulla trentina, molto gentili e che lavorano entrambi full time, quindi non li vediamo molto.

la camera è piccola e confortevole, ma puzza di morte. abbiamo scoperto che l’inquilino precedente aveva un gatto e probabilmente la puzza viene dal piscio (sto per vomitare mentre scrivo perché ricordo ancora l’odore della prima visita), quindi da buon italiano decido di far chiamare al turco un’agenzia di pulizie per risolvere il problema.

il pezzo forte della camera è sicuramente la vista mozzafiato dal balcone, da una parte i grattacieli stile New York, dall’altra la città e il mare. ancora faccio fatica ad abituarmi e questi tramonti, che rendono ogni fine giornata un qualcosa di unico.

inoltre, scopriamo di avere jacuzzi e palestra (in cui non andrò mai) incluse nell’affitto, un qualcosa di inimmaginabile in Italia a questo prezzo, o almeno credo.

non so per quanto vivrò qui perché sono consapevole che in questo tipo di esperienze non c’è mai una stabilità vera e propria, ma avere una stanza tutta nostra mi ha tolto un grosso peso (e tanta aria nella pancia). mi consente una ricerca del lavoro più tranquilla e organizzata, soprattutto per poter capire al meglio la zona in cui cercarlo perché da buon mezzo ligure io i mezzi non li voglio pagare e voglio andare a lavoro a piedi.

in riferimento a quest’ultimo, le novità sono molto positive e le affronterò in un articolo a parte, sia per una questione di scrittura e, soprattutto, di scaramanzia.

grazie se hai letto fino a qui e se ti va, lascia un commento! 🙂