la mia prima settimana

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sono arrivato in ostello mercoledì 20 novembre intorno alle 7 di sera, precisamente all’YHA Central. il posto è molto carino, decisamente più pulito della media degli ostelli in cui sono stato in giro per l’Europa.

la scelta di partire da un ostello rispetto a una stanza privata o di un hotel ha da subito rispettato le premesse: ho conosciuto un botto di gente proveniente da diverse parti del mondo. in stanza mi trovo un con un argentino di poche parole e un cileno pieno di stile, con cui vado subito d’accordo, tant’è che il secondo giorno mi chiede di andare a correre insieme lungo il fiume Yarra, per poi finire a boccheggiare dopo 5 minuti e chiedermi di proseguire camminando, ma è stato comunque bello condividere da subito un momento di sport con uno sconosciuto.

boys on the rooftop

le prime menate burocratiche che ho dovuto sbrigare sono la finalizzazione del conto in banca australiano e il corso RSA (non quella RSA), una sorta di patentino per poter somministrare alcolici (un PDF senza il quale non puoi lavorare nell’hospitality, niente di più niente di meno).

ovviamente il mio iPhone ha dovuto fare i capricci e soltanto dopo 2 giorni dall’apertura del conto ho potuto inserire la carta su apple pay. sempre per quanto riguarda il mio telefono ho ulteriormente dovuto bestiammare per un giorno intero per attivare la myki card, la tessera per i mezzi pubblici, per poi scoprire che bastava cambiare la ragione dell’apple store ed evitare di inimicarsi ancora di più nostro signore, ma vabbè è abiutato.

oltre a ciò, ho fatto richiesta per il TFN (Tax File Number), il corrispettivo del nostro codice fiscale necessario per poter lavorar, e della medicare, l’assicurazione sanitaria australiana.

venerdì sera, con un mix multiculturale bellissimo di italiani, cileni e giapponesi, siamo stati in un locale che da subito si candida a essere uno dei miei preferiti di tutta mlb: il section 8.

section 8

questo locale è un garage all’interno di una traversa di chinatown, pieno di street art e con delle vibes pazzesche.

vi starete chiedendo (volevo troppo usare questa frase da influencer scusate) se far serata qui è effettivamente più caro che in Italia, ma i drink costano 11 dollari (circa 7 euro) e ammetto non esser leggeri come nel nel belpaese, ma forse era il jet lag.

section 8 part 2

a fine settimana arrivano le prime buone notizie: insieme al socio cileno conosciuto in ostello ci siamo spostati in una stanza condivisa. l’appartamento è a Soouthbank, zona centrale e perfetta per ogni tipo di spostamento, soprattutto in ottica lavorativa. ci dedicherò sicuramente un articolo per mostrarvela.

per quanto riguarda il lavoro, ho svolto un trial come section waiter (fa molto più figo dirlo in inglese rispetto a dire cameriere) in un ristorante italiano, ma onestamente non mi sono trovato bene e mi son ricordato delle parole di mio cugino Oscar (se stai leggendo tvb): ‘evita di lavorare in posti con solo italiani’.

ora che ho trovato la stabilità della stanza sono pronto a stampare i miei resume e andare a caccia di un posto di lavoro che possa soddisfarmi, seguiranno aggiornamenti.

grazie se hai letto fino a qui e se ti va, lascia un commento! a presto 🙂

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Robyz
Robyz
4 mesi fa

CMon ♥️

Renata
Renata
4 mesi fa

💪💪💪 fai venire voglia di fare la valigia e partire ….anche se a me basta poco 😁
Un abbraccio 🙋‍♀️