ecco perché Melbourne

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lo ammetto, emotivamente è molto più difficile del previsto. la differenza di fuso orario si fa sentire, soprattutto di mattina quando in Italia è sera inoltrata e la maggior parte di voi sta andando a dormire (mamma e amici toss1ici esclusi, grazie al cielo).

i primi giorni in città sono stati difficili perché il mio cervello non ha smesso di elaborare informazioni. ‘trova un lavoro, trova una stanza, forse meglio privata ma perché no condivisa, non spendere troppi soldi’ e così via.

per questo motivo ho deciso di godermi un pomeriggio completamente da turista smarrito. ho girato per buona parte del CBD (Central Business District prima che pensiate male) senza una meta, cambiando strada ogni volta che qualcosa stuzzicava il mio interesse, come un bar, un negozio o un’opera d’arte. 

ed è questo il motivo per cui ho scelto Melbourne come città di partenza del mio working holiday: l’arte.

street art

la città è completamente ricoperta da street art, legale o illegale, simbolo di come sia un posto pieno di creatività ed estro artistico, o come dicono qua ‘a vibrant city’. c’è un mix di verde e palazzi che combacia perfettamente e sono contentissimo di aver visto ancora pochissimo. 

ho sentito dire da tante persone che è la città più europea dell’Australia, e per il momento mi sento di dar ragione a chi la pensa così perché ho trovato lo stile di Milano, la funzionalità di Londra ma anche il misterio di Berlino, oltre che un po’ di classe di Parigi.

street art part 2

questa passeggiata mi ha aiutato a ricordarmi che se ho mandato a quel paese il lavoro e lasciato indietro famiglia e amici è per sentirmi vivo. in qualche modo per quelle 3/4 ore mi sono sentito più vivo che mai. sembravo un ragazzino che girava a occhi spalancati fotografando tutto ciò che vedeva (percepitemi come Willy il principe di Bel-Air che arriva a Los Angeles). ho assaggiato un mango tea che apeva di suola di scarpa ma quel bar asiatico era davvero bello, come ogni spot commerciale di questa città.

confrontandomi con altre persone abbiamo avuto tutti lo stesso pensiero, ovvero che le attività commerciali di Melbourne sono, prima di tutto, belle da vedere. questo fa sì che io paghi 6 dollari un the che in Italia sarebbe incostituzionale, ma me lo accollo volentieri.

street art part 3

anche le persone che la popolano sembrano belle a 360 gradi, chiunque qui ti saluta in giro per strada se gli sguardi si incoriciano e c’è una gentilezza clamorosa in ogni dettaglio della vita quotidiana, come aprire la porta o rispondere a richieste di informazioni, sempre con il sorriso (vorrei vedere con tutti i soldi che hanno).

ho intenzione di passare più giornate così a zonzo e condividerle in questo blog, approfondendo ogni aspetto di questa fantastica città e della mia vita qui, fino a quando decidero (se lo deciderò) di spostarmi da un’altra parte dell’Australia. per ora voglio godermi tutti gli stimoli creativi di questo posto e cercare di ‘rubare’ il più possibile dallo stile di vita delle persone che lo popolano, perché credo si avvicini moilto a quello che ho sempre sognato.

questo post sarà il terzo del blog e darà il via alla pubblicazione ufficiale del sito, perché da buon ossessivo-compulsivo ho aspettato di avere 3 sezioni complete per renderlo più bello da vedere. 

cercherà di scrivere il più possibile e di raccontare ciò che mi colpisce, ma se avete curiositò o consigli visitate la pagina ‘contacts’ e scrivete ciò che vi piacerebbe leggere (tanto poi decido io).

grazie se hai letto fino a qui e se ti va, lascia un commento! a presto 🙂

ps. non penso di continuare a fumare dopo aver speso 40 dollari per questo.

marleboro

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Robyz
Robyz
4 mesi fa

Vamossss

Alessia
Alessia
4 mesi fa

Daje tutta fratello❤️