oggi 20 dicembre è esattamente un mese che sono atterrato in Australia. lo so, è troppo poco per tirare delle somme ma ci tengo a condivdere ciò che è successo in questi primi 30 giorni (o 31? boh) nel bene e nel male.
per questo motivo ho deciso di spezzare l’articolo in top e flop, da vero calciatore (manca famiglia, mancano amici, ma il calcio…).
top
la prima nota positiva è sicuramente racchiusa nella parola ‘opportunità’. da quando sono a Melbourne ho cambiato 3 lavori e avuto la possibilità di cambiarne ancora. soprattutto per via della stagione estiva (ancora non ho capito se siamo in estate o quasi, anche se i 40 gradi dello scorso martedì qualcosa fanno intendere) e per il turnover di gente a cui è scaduto/sta scadendo il visto e quindi si muove per fare gli 88 giorni necessari per rinnovarlo. a tal proposito sono in modalità di ricerca attiva anche io perché il lavoro al ristorante si è ben pagato ma col c4zzo che lavorerò a capodanno.
un altro top è la città e la sua bellezza. ho visto ancora relativamente poco ma nei giorni di riposo faccio il turista medio andando a scoprire i quartieri più hipster, come Fitzroy e Brunswick (a cui dedicherò un articolo a sè) e ammirare tutta l’arte che questo posto emana, dalle installazioni ai ritratti di mio padre robyz come questo.
la nuova casa è sicuramente sullo scalino più alto dei top. dopo aver passato 20 giorni in quel buco di stanza (grazie di tutto ma non mancherai), finalmente abbiamo preso casa solo per me e il socio cileno, con stanze private e cucina solo per noi, anche perché ero stufo di lavare i piatti di tutti. in quanto ossessivo compulsivo della pulizia preferivo lavare anche la roba degli altri pur di vederla sporca nel lavandino.
anche la posizione della casa è decisamente migliore: 422 Collins St., pieno CBD e a 10 minuti di distanza da lavoro.
la casa è di proprietà di una ragazza argentina che torna in patria per le vacanze estive e ce la lascia fino a metà marzo, deadline perfetta in quanto intorno a quel periodo, secondo i miei piani, lascerò Melbourne. prima di tutto per una meritata vacanza e poi per andare a fare gli 88 giorni in qualche farm o in qualche buco sperduto dell’Australia.
flop
la mia anima lamentina è riuscita a trovare 2 flop + 1 particolare.
il primo è sicuramente il tempo (ma sapevo a cosa andavo incontro) perché ogni giorno non sai mai cosa aspettarti: 35 gradi di pomeriggio, 15 la sera e pioggia/vento/tempeste improvvisi all’ordine del giorno, imprevedibile anche dal meteo.
il secondo flop, quello che può sembrare più strano onestamente, è che al momento tolto il mio coinquilino e qualche persona conosciuta qua e là, non la trovo la città adatta per socializzare. mi spiego meglio. in questo mese la mia testa è stata al 100% focalizzata sul lavoro, la casa, i conti e cazzate simili. in quei pochi momenti liberi in cui magari ho fatto serata mi son sentito in Italia. la nightlife di qui è, per ora, molto simile alla nostra: tante discoteche, età media relativamente bassa e gruppi di persone già formati. per questo motivo sono sicuro che da oggi che l’ultimo ostacolo della casa è superato potrò godermela al meglio, anche sotto questo punto di vista.
detto questo, sento la necessità di vivere qualcosa di più ‘australiano’ come spiagge, avventure e sì, anche ragni e bestie strane. cosa che, ovviamente, una città così non può offrire. ma arriverà anche il tempo per quello.
il +1 sono gli indiani.
grazie se hai letto fino a qui e se ti va, lascia un commento! a presto:)
Già???? Solo!!!!! 🥰😘
Grande Marco!
sono sicuro che ti troverai ancora meglio tra qualche mese,
in bocca al lupo! 🫶🏻
caaaazzzzooooo come sono invecchiato … 🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣 però bellissimo te lo rubo 😉🍻